mercoledì 13 maggio 2009

Frédéric Briaud


Frédéric Briaud
ho 43 anni e la famiglia mi ha portato ad Urbania.
Lavoro come consulente in più di 120 aziende tra cui un'agenzia europea sull'auto-imprenditorialità.
Mi sono impegnato in progetti rivolti all’animazione di progetti della vita sociale di Urbania (Double Face, teatro, scuola, Barco).
La mia candidatura è il risultato di una riflessione di più di 10 anni. Mi è stato chiesto altre due volte di partecipare e questa volta ho deciso che era giunto il momento di mettersi in gioco.
Oggi ho preso questa decisione perché penso che “dentro” la politica posso fare di più per Urbania e per tutti i cittadini.
Le idee e le parole che mi motivano sono basati sui valori umani, sul rispetto di tutti, sulla partecipazione che coinvolge la gente nelle decisioni, sull’educazione al senso civico e alla storia di quelle che è diventata, oggi, anche la mia città.
Ho condiviso con altri un percorso programmatico che abbiamo chiamato “Progetto Urbania”, e che nelle nostre intenzioni deve mantenere Urbania ad un alto livello di servizi, aperto però, al ruolo di forte innovazione anche di fronte agli altri comuni, per un nuovo modello economico fondato sulla redistribuzione del reddito.

2 commenti:

  1. Traccie del discorso di ieri sera :
    Riflessione più che emozione
    Riflessione più che giocare sull’emozione

    Il nostro gruppo, è il frutto della riflessione, tra un gruppo di “maturi” della politica (inteso come persone e anche partiti) e un gruppo di rinnovo che entra in politica. Sin dall’inizio il nostro gruppo ha costruito sulla riflessione, la partecipazione, l’accoglienza, l’ascolto … Entrambi i gruppi hanno fatto atto di riflessione e di responsabilità al fine di avere una lista unità, cercando di trovare il compromesso ideale sostenuto da tutti, senza dividere ma per consolidare, coinvolgere attraverso la dialettica e la maturazione di ognuno di noi.
    Attraverso il dialogo, la metodologia, questi due gruppi hanno trovato la soluzione che a mio parere, oggi è la migliore, la più solida, la più vincente.
    La lista è il risultato :
    - della sicurezza attraverso il bagaglio professionale e personale di tutti,
    - della creazione perché siamo tutti di orizzonti diversi ma complementari,
    - degli equilibri perché siamo giovani ma non troppo, maturi ma anche nuovi, con tutto l’entusiasmo che ci vuole,
    - della democrazia partecipativa perche abbiamo già portato le primarie e la metodologia per la stesura del programma.

    Il nostro obiettivo è sempre stato la raccolta di idee e di opinioni e l’ascolto con i tecnici, esperti per arrivare ha una sintesi condivisa : la metodologia prima di tutto.
    Parlando l’altra sera con uno che sostiene l’altra lista mi ha fatto una battuta su alcuni di là che si pensano intelligente : ciò mi ha portato ad una riflessione di questo tipo :
    “Non sono quelli che si presentano come più intelligente che sono i “riflettori” della società.” Cioè alla fine cosa resta ?? cosa rimane ??
    È meglio avere un elemento che porta “un immagine”, che si presenta come l’unica soluzione intelligente, come persona che impone la sua intelligenza o al contrario un gruppo di persone (teste pensanti) che si sono messi insieme per riflettere, sulla crisi, sui nostri figli, le nostre famiglie ???
    A parere mio la nostra lista è vincente perché parte dalla gente e ha l’obiettivo di portare tutti verso uno sviluppo sostenibile di qualità.
    La nostra è una lista umana, a scala umana, alla portata di tutti, aperta al cittadino.
    La crisi è un esempio di quello che noi possiamo fare. Non tutti la vivono allo stesso modo, sicuramente chi ne paga le conseguenze è comunque la gente più debole; a livello internazionale devono essere intraprese delle strade di riforme del sistema, al fine di riequilibrare le ricchezze, ripartizione della prosperità e della qualità di vita per tutti; a livello locale dobbiamo continuare a sostenere chi ne ha più bisogno, tramite dei fondi, tramite iniziative insieme alle associazioni e insieme agli attori economici del territorio al fine di fare “ripartecipare” tutti al lavoro che è un diritto di tutti.

    Vorrei finire dicendo che tutti i termini che ho utilizzati sono forti, ho usato termini forti ma coerenti tra di loro perché includono e creano la dinamica della nostra lista, una lista per tutti, un sindaco di tutti.

    Finisco con : La riflessione e i contenuti al centro della politica, al centro del futuro della città, di Urbania.

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