martedì 30 giugno 2009

IL PONTE: simbolo di una lista ma anche di un progetto territoriale.

Ad Urbania la lista civica che è nata per le elezioni amministrative, ha fatto una doppia scelta: chiamarsi Progetto Urbania per definire l’obiettivo immediato del governo della città e scegliere come simbolo i due ponti che rappresentano la storia e la contemporaneità della città.

Ma la scelta del ponte aveva nelle intenzioni un valore più generale, che andava oltre la scadenza elettorale…..

Nella simbolo del ponte c’era anche un progetto culturale che abbiamo descritto anche nel programma di Urbania:

“Il ponte, qualsiasi ponte, rappresenta il contatto fra due sponde diverse che non potrebbero avere diversamente vita comune …… Il Ponte è di per se il simbolo della volontà …. di unire, di mettere a confronto, di avvicinare le differenze, piuttosto che di dividere …… Il ponte è il simbolo della nostra metodologia di lavoro che punta sul confronto più che sullo scontro, fra generazioni, culture, fra tradizione ed innovazione, fra città e campagna, impresa e cultua ecc ….. Per unire l’alta valle del Metauro ….. per aggregare di più una realtà che vive gli stessi problemi ma non sempre fa strategia insieme ….. per unire … sensibilità competenze di diversa estrazione: imprenditori, professionisti, mondo dell’economia e mondo della cultura e del sociale….. per utilizzare la loro esperienza e capacità innovative …… Per unire le aree interne ….. oggi troppo divise …. Non contro ma alla pari con la costa. ..”

Il ponte rappresenta quindi la volontà di mettere a confronto, REALTA’ SOLO APPARENTEMENTE DIVERSE, di far dialogare quello che, generalmente solo a causa della nostra pigrizia mentale, sembra inconciliabile.

Attraverso questa metodologia siamo riusciti a mettere a confronto culture del centrosinistra e non solo che a livello nazionale sembra non riescano a capirsi ed a parlare lo stesso linguaggio. Quando ti confronti con i problemi, quando cerchi le soluzioni concrete, alle fine scopri che i punti in comune sono più di quanti appaiono ad una prima lettura superficiale.

E la stessa cosa credo sia stata fatta nella formazione di ogni lista di centrosinistra locale della Valle del Metauro..

Che si sia vinto o perso, comunque nuove energie si sono messe in moto, nuove persone si sono avvicinate all’impegno pubblico e sarebbe un peccato che vengano disperse.

Per questo propongo che il PONTE DIVENTI SIMBOLO E FORMA DI UNA ASSOCIAZIONE CUTURALE CHE CERCHI DI UNIRE LA VALLE DEL METAURO, prima di tutto per continuare il confronto delle idee, la discussione sui valori sulle scelte e sui problemi che ci uniscono, che superano ideologie e confini territoriali.

Il rischio diversamente e che ognuno secondo le funzioni attuali, torni a casa sua, o si rifugi dentro gli organi istituzionali, oppure nei rispettivi gruppi di appartenenza, nelle associazioni, disperdendo l’energia messa in campo in questo periodo.

La mia idea è invece la creazione di una rete permanente che favorisca il flusso delle proposte e delle idee. Che lavori sull’identità della vallata, sulle grandi scelte, sul confronto, sulla mobilitazione delle intelligenze di qualsiasi campo, culturale o produttivo.

Per gli strumenti vedremo. Prima di tutto discutiamo di questo obiettivo per capire se questa mia idea viene condivisa da qualcun altro.

Se sarà così organizzerò un primo incontro per discutere

Peppe Lucarini

venerdì 26 giugno 2009

Il saluto del capogruppo di maggioranza

Il saluto del capogruppo di maggioranza alla cittadinanza e a Progetto Urbania
Signor Sindaco, Cari colleghi consiglieri comunali, cittadine e cittadini.
Vorrei rivolgere a voi prima di tutto il mio saluto e ringraziamento per aver permesso a Progetto Urbania di essere governo della città.
Ai cittadini il ringraziamento di tutta la maggioranza per aver permesso che un progetto così innovativo nelle persone e nelle idee, potesse costituire una proposta concreta per i prossimi 5 anni.
Non riesco a nascondere che questo è un momento di autentica emozione.
Rappresentare la maggioranza di questo consiglio è per me un grande onore.
Onore perché le persone che compongono Progetto Urbania, sono persone che godono da parte mia una stima altissima. Persone con caratteristiche umane e professionali di altissimo spessore.
Sono persone che hanno costruito la loro presenza in consiglio con mesi di lavoro programmatico, in cui non è mai mancato l’impegno, l’approfondimento e la voglia di spendersi nel modo più disinteressato per il benessere della nostra città.
Ogni tanto ci si dimentica lo spirito di servizio che anima le persone qui presenti. Vorrei cogliere l’occasione per ricordarlo. Spirito di servizio. Voglia di fare qualcosa per la gente.
Un ringraziamento particolare va al sindaco, Giuseppe Lucarini, e alla giunta. Grazie a Peppe per aver interpretato in questi giorni di campagna elettorale l’anima della gente nel modo più autentico. E alla giunta, un augurio di buon lavoro nel perseguimento di quella trasparenza, di cui la telecamera qui posta ne è una prima espressione. Un saluto quindi a chi ci segue da casa, via web.

Il saluto del capogruppo di maggioranza a Idee In Comune
E un saluto va anche al gruppo di minoranza. Con alcuni ho potuto affrontare discussioni di grande interesse, trovando viva intelligenza e onestà.
Persone che al pari della maggioranza hanno a cuore il benessere della città e che quindi costituiscono un interlocutore importante nelle questioni amministrative.
Per questo vorrei che lo spirito che animasse questo consiglio, maggioranza e minoranza, sia il più costruttivo possibile.
Ci sono le possibilità.
La sensibilità e l’intelligenza delle persone, costituirà un sicuro viatico nel raggiungimento di questo scopo.

Le sfide dell’immediato futuro
Nelle sfide dell’immediato futuro c’è il perseguimento del programma dei primi 100 giorni. (tra l’altro, sindaco, ne sono già passati alcuni…)
Il raggio di azione dei primi 100 giorni copre sia cose come la preservazione dei beni artistici, la vivibilità delle aree urbane, le energie rinnovabili, l’innovazione e la crisi.
Cose piccole e cose grandi. Alcune di interesse minore, altre che pretendono di dare alcune risposte alle grandi sfide che ci si pongono davanti in questo momento.
L’immediato futuro economico ci prospetta il peggior scenario mai visto dal dopoguerra ad oggi, ed è per questo che vorrei che tutte le scelte più grandi, quelle relative alla sostenibilità energetica, al superamento del disagio sociale, al sostegno delle imprese, siano il più possibile condivise e sostenute da questo consiglio. E anche dalla cittadinanza.
Sono temi sui quali si gioca il futuro della città, sono temi seri.

Conclusione
Vorrei concludere sensibilizzando il consiglio e la giunta sulla costanza nel difficile impegno preso. Per governare, per attuare le linee programmatiche fin qui sostenute, serve una grande passione, serve un grande lavoro.
Importante e fondamentale sarà il collegamento che dovrete mantenere verso la cittadinanza. Parlate con la gente, condividete le vostre scelte.
Conoscendovi, non temo niente, ma è importante ribadirlo. Ora la città è nelle vostre mani, siatene gelosi come il più prezioso dei vostri tesori, coltivatela come il giardino più bello. Urbania, con la sua socialità straordinaria e la sua bellezza, come mi dissero alcuni amici di Pesaro, è una autentica perla, un posto dove voler vivere.
Che lo sia oggi e domani di più.
Lavoriamo perché sia così.

Buon lavoro a tutti.

Filippo Bostrenghi

sabato 6 giugno 2009

I PRIMI 100 GIORNI










Le azioni che vogliamo mettere in cantiere i primi 100 giorni.


  1. restauro della fontana monumentale;
  2. tavolo di lavoro con le imprese;
  3. incontrare i Comuni limitrofi. Trovare le soluzioni insieme per i servizi e per affrontare le crisi.
  4. attivazione rete wireless a S. Maria del Piano;
  5. piazza telematica: Wireless gratuito in piazza;
  6. riforma dell’Istituzione culturale BACT;
  7. ipotesi per un concorso europeo di idee e sito per il Barco;
  8. avviare le procedure per il trasferimento dei Carabinieri nella nuova caserma;
  9. il parco eolico di Montiego. Confronto sulle opportunità. La parola ai cittadini;
  10. il bando per il risanamento dell’area dell’ex mattatoio;
  11. mettere in campo nuove strategie per difendere e rafforzare le scuole superiori di Urbania;
  12. interventi per la messa in sicurezza della pavimentazione della scuola materna e della casa di riposo;
  13. Sistemazione ed asfaltatura della strada di accesso del Parco del Barco;
  14. Finanziamento ed avvio delle procedure della rotatoria di Via Mazzini.

martedì 2 giugno 2009

Peppe Lucarini - Intervento in piazza San Cristoforo


Io porto profondo rispetto per tutte le persone che si sono candidate, ci hanno messo, come si dice la faccia, anche nell’altra lista.
Porto rispetto per Catani, che so persona a modo, equilibrata.
Ma come si dice: siamo in campagna elettorale qualcosa bisogna dirla. Lo faccio per rispondere. Non si può porgere sempre l’altra guancia.

Un prima cosa: io non ho capito la strategia della lista idee in Comune.
• Dopo tanti anni bisogna cambiare. Si dice. Certo. Ma se si cambia in meglio e con nuove idee.
• Un’altra persona ha detto: sono gli stessi di 20 anni fa.
Gli stessi chi: i capilista? Io e Catani insieme evidentemente..
E’ vero fummo capolista nel 90.
Ma Catani era entrato in politica da lungo tempo.
Venne a casa mia in campagna a portarmi i volantini che ero un ragazzo di 14 anni. Ma soprattutto guidò le amministrazioni precedenti a quella del 90 che mi vide diventare sindaco.
Quindi se avesse guardato al loro capolista: anche più di vent’anni avrebbero dovuto dire. Fa quasi trenta.

Ma poi se diamo un’occhiata alla mia lista, la cosa cambia. Addirittura l’orologio va spostato al 2009, perché mentre nell’altra lista, molti si sono già presentati, eccetto il sottoscritto la lista progetto Urbania presenta una compagine totalmente nuova.
Esperienza e rinnovamento si è scritto infatti.
Ma la nostra lista riesce a portare insieme più esperienza e più rinnovamento.

Rinnovamento anche nel metodo: le primarie.
Noi abbiamo fatto un percorso. Primarie alla fine comunque per scegliere il candidato. Ho dovuto misurarmi. Potevo non farlo, ma non avrei mai potuto rompere un sogno che si era creato e che passava attraverso il vaglio delle primarie. Con una competizione vera. 620 persone non sono uno scherzo.

Ma l’altra lista?
Mesi e mesi di lavoro e di trattative.
Nomi che hanno girato in continuazione, veti e controveti.
Mercoledì, prima della presentazione ho avuto la ventura di incontrare un candidato. E gli ho dato la mano come si conviene in una leale competizione.
Sabato mattina ho ripetuto l’atto. Ma il candidato non era lo stesso. Posso dire che aveva i baffi?.
Quindi dire che la mia lista ha scelto me perché non aveva altro, è perlomeno un argomento che sarebbe stato prudente non toccare.
E’ stata una scelta democratica, che alla fine ha unito e ci ha permesso di condividere profondamente un percorso.

E poi: cos’è il cambiamento?
E’ solo un cambiamento di facce? È una questione seria di idee e di programmi?
Se è la seconda versione quella giusta: quali sono le idee clamorose che avete portato nel programma?
Le quattro o cinque cose che danno il segno di una amministrazione che cambia rotta che vira e percorre una strada nuova?
Io ho letto un programma tutto preoccupato a non creare suscettibilità, a proporre poco a dire e non dire e spesso purtroppo anche a dire cose contradditorie . Un programma scritto a più mani e non omogeneo.
D’altronde come sarebbe potuto accadere diversamente se il candidato è stato scelto l’ultimo giorno?
Noi abbiamo lavorato per mesi sul programma.
Ogni cosa è stata vagliata attentamente. Ognuno ha potuto dare suggerimenti, consigli e a più mani abbiamo dovuto fare un lavoro di sintesi.
Sabato mattina io sono stato a casa per le ultime correzioni e le ultime aggiunte, per essere in grado di consegnare entro le 12 un programma serio e completo.
Ed abbiamo consegnato un documento di 27 cartelle. Che poi tre giorni dopo abbiamo scaricato in internet.
Nella stessa mattinata la lista idee in comune presenta una paginetta di programma.
In sostanza: prima si sono messi i nomi e poi s’è fatto il programma. Non dovrebbe essere il contrario? Prima vediamo se siamo d’accordo sul programma e poi ci presentiamo?.

Altra questione.
Catani parla di vent’anni (dagli anni 90 in poi) e di cali di tensione e li paragona con i vent’anni precedenti: il non plus ultra della vivacità e la quintessenza del ricambio a suo dire.
Mi pare che volutamente o non volutamente si dimentichi di qualche pezzo di storia.
Dove si ferma l’orologio nelle loro valutazioni del passato ???

Dal 90 in Urbania ci sono stati due o addirittura tre tipi di amministrazione:
i primi cinque anni fu una amministrazione di sinistra (DS e PSI per la precisione), poi nel 95 arrivò il primo esperimento provinciale di alleanza fra sinistra e cattolici. La lista Arcobaleno fu la prima vera lista civica presentata in Urbania alla guida del sottoscritto.
Gli ultimi anni sono stati altra cosa. C’era un altro sindaco. Il cattolico democratico Luca Bellocchi, chiamato a guidare una compagine di centrosinistra. Una persona seria.
Allora, nel 2004, eravamo in due partiti diversi. Da un anno siamo nello stesso partito. Il PD.
Da un anno solo.
E’ scarsa considerazione delle persone pensare che non sia cambiato nulla. L’amministrazione Bellocchi ha avuto un altro stile, un altro tratto ed altri obiettivi. Ed è stata una buona amministrazione.
Basta fare un giro per la casa di riposo, il nido, i servizi sociali per capirlo.

Ma veniamo al secondo argomento i venti anni precedenti.
Voglio chiarire quello che penso. Ogni periodo ed ogni sindaco ha rappresentato un pezzo di storia della città. I primi dieci anni fu il sindaco Bianchi il sindaco artigiano a ricostruire Urbania dopo il bombardamento.
Poi vi fu la lunga amministrazione Cantucci. 19 anni fino al 1977 a mettere le basi dell’Urbania moderna: lo sviluppo urbanistico i primi piani di fabbricazione, la circonvallazione. Poi vi fu l’amministrazione Biagetti, con le nuove materne, l’asilo nido, la rete idrica. E la metanizzazione.
Poi l’amministrazione Santi a mettere le basi di un nuovo sviluppo della città (l’acquisizione del teatro del barco e del palazzo ducale, il bocciodromo, l’area artigianale) il nuovo potabilizzatore, ed infine l’ultima amministrazione Biagetti che spostò la casa di riposo dal Barco al nuovo edificio.
Catani parla di ricambio continuo. In realtà ce ne fu uno solo fra l’80 ed il 90. Ma non capisco perché mette l’asticella nel 70.
Ma gli anni fra l’80 ed il 90 furono anche anni di tensione, ed anche purtroppo anni di perdita di servizi: la chiusura dell’ospedale, la chiusura del teatro e del cinema cittadino. L’Urbania industriale cresceva, l’Urbania civile perdeva servizi. Non è vero che la divisione aiuta a crescere.

E poi il periodo mio. Con “ l’evidente calo di tensione”.
Io non mi sono accorto di tanto calo. Sono stati anni impegnativi invece di intenso lavoro.
Il nuovo PRG, il nuovo piano del centro storico, le fognature completate, le fognature e la metanizzazione al muraglione, la sistemazione dell’acquedotto di Muraglione e le nuove forniture per le aree rurali, il piano del traffico, Il restauro del teatro, il ripristino dell’area del Barco, del Palazzo ducale, della rampa e del cortile e del torrione, gli impianti sportivi rigenerati, il risanamento finanziario, la nuova stazione dei Pullman, la riapertura del cinema il completamento della casa di riposo, il nuovo mattatoio, il tracciato della superstrada, le rotatorie, il risanamento dell’ex consorzio, i centri commerciali, la mediateca, l’informagiovani, l’aumento di cinque volte dei posti letto per il turismo, l’aumento dei turisti (quasi 40.000?); la crescita dei servizi culturali, (date un’occhiata ai dati di frequentatori della biblioteca e del museo), la crescita dei frequentatori delle mostre, la ceramica, la promozione, le feste, il restauro del P.Ducale, le mostre europee Lipsia Strasburgo, il nido rigenerato, la scuola di musica del Barco, il centro anziani, ll’informagiovani, le consulte…….. La nuova casa di riposo

ED INFINE GLI ANNI DI BELLOCCHI.
Anche lui un calo di tensione?
Per avere un calo di tensione ho visto dei bei servizi in questi giorni girandoli:

Ci sono tre operazioni che sono il simbolo di questi anni:
• Il risanamento dell’area della fornace, che sta per avviarsi;
• Il risanamento dell’ex mattatoio, che potrebbe partire presto;
• La struttura di Pian dell’Abbate;

E poi il completamento del restauro dell’edificio storico del Barco il più importante restauro nella storia di Urbania.

Ci sono due dati simbolici:
• Il superamento dei 7000 abitanti.
• Siamo la 4^ città a livello provinciale per reddito pro capite;

Ci sono poi anche alcuni dati nell’attività comunale che io considero significativi:
La spesa sui servizi
• Siamo terzi a livello provinciale per la percentuale sulla spesa sociale, primi fra i comuni con più di 5000 abitanti ( ad es. Urbania al 29%, Fossombrone al 27%, Urbino al 16%);
• Siamo quarti per la spesa sul Welfare per abitante (servizi socio culturali e sportivi) ma sempre primi fra i comuni sopra i 5000 abitanti ( es. Urbania 418 euro per abitante, Fermignano 298 euro);
La spesa per personale e burocrazia
• Siamo al 49° posto su 53 per la spesa sul personale;
• Ultimi su 53 per la spesa sulla burocrazia, al 48°posto per per abitante
I costi per i cittadini
• Siamo solo al 26° posto per la pressione tributaria. In pratica nella media provinciale.
In conclusione:
• Primi per qualità dei servizi
• Nella media provinciale per la pressione tributaria
• Ultimi per i costi della burocrazia.
Cosa si può chiedere di più ad una città?

HO LETTO ATTENTAMENTE IL PROGRAMMA DELLA LISTA IDEE IN COMUNE.
Ci sono anche cose interessanti soprattutto sulla parte della cultura. Anche se è la parte dove abbiamo già lavorato di più.
Ma soprattutto ci sono almeno 14 proposte che accogliamo in pieno.
Di più: che siamo pronti a sottoscrivere.
Ma perché in realtà o si fanno già, o si stanno per fare, o sono già finanziate.
1) I musei devono essere gratuiti. A parte che sarebbe da discutere.
Ma l’ingresso per gli urbaniesi è già gratuito.
2) Trasparenza degli atti.
Ma gli atti sono già in internet;
3) Ufficio di partecipazione del cittadino
Esiste già. L’URP;
4) Rassegna di teatro dialettale
C’è già.
5) Il teatro in gestione imprenditoriale:
è già previsto, perché non funzioni è il problema. Comunque la formula della residenza è già un fatto imprenditoriale;
6) Incentivazione della differenziata con bonus a peso: è già stato previsto. Partirà presto.
7) Internet nelle zone sprovviste:
c’è già il progetto e la struttura e i soldi.
8) Fondo di solidarietà
Esiste già. 10.000 euro. Adesso facciamo un appello alle ditte forti della città;
9) la rete degli urbaniesi in Italia e nel mondo
c’è già; Abbiamo 200 indirizzi.
10) Edilizia popolare ?
Ma non vi siete accorti che il governo ha cambiato politica?. L’edilizia popolare non esiste più ora c’è l’housing sociale. Altra politica. Che vedrà protagonisti imprese e cooperative. E sarà una politica che difficilmente arriverà ai piccoli comuni.
11) L’asilo famigliare
C’è già una legge regionale. C’è la possibilità e ci sono stati tentativi. Per dire la verità in passato anche contrastati dalla vostra parte.
12) La consulta per gli immigrati?
C’è già;
13) Il referente per la scuola?
C’è già.
14) Il restauro della fontana
Ci sono già i soldi. Sarà facile dopo le elezioni avviare i lavori.
Facile proporre quello che già si fa o è già previsto.

HO NOTATO ANCHE QUALCHE CONTRADDIZIONE:

1) Si parla nel Barco dello scempio del pallone.
Ci sarebbe tanto da dire, su tante cose che si sono mosse in passato, compreso un campo sportivo, per i mondiali del 90, quando amministrava Catani, ma io capisco che i tempi sono cambiati e che oggi ragioneremmo tutti e due in modo diverso.
Ma che senso ha parlare di scempio e poi nel programma proporre?: campo da minigolf, percorsi con attrezzi ginnici di nuova generazione, rampa da skateboard, tiro con l’arco e strutture per altri sport alternativi? E perché non si è proposto di toglierlo il pallone?
2) Nel programma si fa appello alla trasparenza e a realizzare solo bandi pubblici.
Questa è proprio una proposta sbagliata. Ma non è stato il governo nazionale a consentire di passare alla trattativa privata sotto i 500.000 euro per evitare le ditte fuori territorio che fanno i ribassi selvaggi? E non è questo che hanno chiesto gli artigiani l’altra sera?. Noi preferiamo far lavorare le ditte locali. Che conosciamo e siamo in grado di valutare. E’ la legge a consentirlo.
3) Gli incarichi all’interno della città: Perché dove sono andati fin’ora?. A quanti e quali incarichi esterni ci si riferisce?
4) Far parcheggiare i residenti gratuitamente nelle strisce blu? Ma di notte è già possibile per tutti, ed è quello che accade ogni sera dopo le 19, ma di giorno che succederebbe, se tutti quelli che lavorano fuori lasciassero l’auto costantemente parcheggiata nei parcheggi blu? (abbiamo 350 posti per 700 auto); Nessuno all’esterno sarebbe in grado di trovare un parcheggio al centro e ne risentirebbe l’attività economica del centro.

L’UOVO e LA GALLINA
Io ho chiamato così proposte che non si comprende che vogliono dire
1) rivedere la viabilità del centro storico mediando tra le esigenze dei residenti e delle attività economiche. Che vuol dire? Dico in termini di proposte concrete. Noi lo abbiamo detto: valorizzare e restaurare, il centro è fatto per viverci e lavorare. In sostanza: trasformare il centro in salotto e non attivare altre limitazioni. Quelle che ci sono, bastano.
2) Eventi culturali in zone che necessitano di una riqualificazione, come i vicoli del centro storico o la periferia, ma senza arrecare disturbo agli abitanti.
Cioè più chiasso e meno chiasso.

CI SONO STATI L’ALTRA SERA ALCUNI PICCOLI ATTACCHI AI QUALI VORREI DARE UNA BREVE RISPOSTA:

Le aree industriali. Scarsa pianificazione acquedotti e fogne. E’ la caratteristica del passato. Ma a chi date la colpa? In passato, ben prima della mia amministrazione quando arrivava un industriale gli si dava le aree gratis dove c’erano. Bisognava creare lavoro.
Ma c’è già una area che dovrà concentrare quelle future: l’area di San Giorgio. La scelta c’è già.

Immigrati e sicurezza
Si è scritto che il nostro Comune è al terzo posto a livello provinciale: la verità mi sembrava diversa ma ho voluto verificare.
Non è una polemica, perché per il resto si è scritto in modo molto garbato. Ma in realtà siamo al 13° posto in percentuale ed al 9° posto per il numero netto. Più avanti sono comuni di centrodestra come Fermignano, Petriano e Piobbico.
E poi in realtà siamo stai molto più incisivi noi nel programma. Doveri e diritti. Controlli degli alloggi. Controlli dello sfruttamento nelle imprese.
Si propongono altre telecamere? Ne abbiamo già sei in piazza. Ma dobbiamo controllare ogni angolo della città ?
Non siamo già abbastanza controllati?


Eolico
Il Referendum sull’eolico dimostrerebbe che non sono molto convinto sull’eolico, ma allora perché lo avete scritto anche voi, mentre poco tempo fa eravate per firmare la convenzione con il privato punto e basta?
Valuteremo i pro ed i contro. Non siamo pregiudizialmente contrari.
Ma non è saggezza chiedere alla gente di pronunziarsi? Non è un metodo serio? Il referendum forse sarà un metodo che useremo anche su altre materie.

Il Barco:
Come facciamo a gestirlo? Chi paga le spese? La questione vera è come trovare un’idea forte che porti risorse, perché non siamo più in grado di mettere soldi nella cultura e che sia giusta per quell’area. Armonica rispetto quello che si sta già facendo. Perché non esiste più la proposta della presentazione?

Qualche dimenticanza nel programma degli altri:
• Le campagne e le aree rurali;
• La famiglia;
• I giovani e gli anziani.
• Scuole: mi aspettavo qualcosa di più? Perlomeno sulla scuola superiore .

Qualche altro sassolino me lo consentirete
Nella presentazione l’amico Lamberto si è occupato della seduta del monumento.
Confesso che qualche volta mi sono seduto anche io.
E forse anche lui.
Ma ….. stando girato verso il monumento si è dimenticato di dare un’occhiata al teatro ed a tutti i restauri realizzati in questi anni. Alzando la testa avrebbe potuto anche ammirare l’illuminazione realizzata dalla giunta Bellocchi. Ed abbassandola avrebbe potuto notare quello che noi abbiamo voluto mettere nel programma: il rifacimento della piazza e dei loggiati.
Si bisogna farlo e non siamo riusciti. Ma almeno l’abbiamo scritto nel programma.
L’amico Ferri ha parlato dei rifiuti di Agroter. Bel modo di ragionare: in quella zona AN dentro i comitati per chiedere il risanamento dell’area, a Fano si faceva di tutto per averli e da noi guarda caso non toccava prenderli.
Ha detto anche che abbiamo aumentato l’irpef dallo 0,5 al 0.8.
Se avesse saputo che in realtà siamo allo 0.6 e che proprio le amministrazioni di CXD di S.Angelo e Petriano sono allo 0.8 forse avrebbe evitato di dirlo.
Leonardi: ha parlato di clientele e di interessi politici: mi auguro che si riferisse solo a Roma. Perché se si parlasse di Urbania avrebbe il dovere di fare nomi e cognomi. Ci sarebbe da aprire un bel capitolo sulla rapporto che l’amministrazione ha avuto sempre con i ceti professionali della città. Trasparente ed equo e non politico. Perché una cosa nessuno è in grado di dirla per la fortuna di tutti. Ad Urbania la questione morale non è mai arrivata. Con nessun sindaco anche del passato. E quando si parla di Lucarini e Bellocchi tutti sanno che sono stati due persone oneste.
Caro Moretti: credo che poche amministrazioni hanno valorizzato i propri beni culturali come Urbania. Sempre sulle TV nazionali ben di più della sua dimensione. Anche con l’ultimo assessore Sabatini. Siamo andati in TV nazionale anche con il punta e cul. Ogni anno una mostra ed una o due pubblicazioni. E’ merito dei nostri professionisti: di Paoli, uno dei migliori direttori delle Marche. E di Cleri se siamo l’unico comune ad avere un ufficio turistico costantemente aperto. E in questo contesto si sono preparate giovani valorosi, che qualche volta potrebbero anche ricordarsi che anche quelli che hanno qualche anno in più sono valorosi. Si può fare di più certo. Ma il problema vero è come riusciremo a farlo, nella crisi attuale ?
Infine Piazza Pertini
Se De Marchi sapesse come siamo riusciti a trovare le risorse e come siamo riusciti a giustificarle in un’area che ….. vi ricordate com’era? …. forse apprezzerebbe di più il lavoro. Era un sogno che non pensavo di raggiungere.
Ma essere riusciti a realizzarlo, reperendo i garage per ex case popolari che non l’avevano, risanando un’area della scuola, a me è sembrato un mezzo miracolo, Ci sono stati problemi, ma sempre per quel difficile rapporto con ditte e progettisti.
Ed ancora. Sull’acqua mi sembra molto più incisivo e completo il nostro programma. Noi parliamo di rimessa in discussione dei patti parasociali. Voi che proponete?
Ed infine sulla TARSU: Noi abbiamo aumentato una sola volta e per questo il costo di conferimento è rimasto bloccato per tre anni la nostra tariffa è fra le più basse a livello provinciale.
E sui costi della politica e dei dirigenti attenzione !!! Non vorrei che confrontando con i Comuni di pari dimensione si scopra che spendono di pi i comuni di centrodestra.

UN’ULTIMA PRECISAZIONE:
mi è stato riferito che qualcuno ha detto che se vinco io farò venire Giommetti e chiudere il Lux.
Questa l’ho presa davvero male.
Considero l’oratorio uno dei servizi educativi principali della città. La collaborazione con l’oratorio è stata sempre in cima alla mia amministrazione ed all’amministrazione di Bellocchi. Come uno dei servizi educativi più importanti. Abbiamo costruito dei servizi con l’oratorio come l’oratorio estivo per i ragazzi fuori orario scolastico. C’è stato anche mio figlio.
Ma se posso dire uno di quelli che considero uno dei successi più grandi di Urbania è stata proprio la riapertura del cinema. Quando Urbania ha recuperato il cinema ed il teatro è tornata ad essere una città di serie A.
Non a caso il cinema è al centro del nostro programma. E’ una struttura che frequento ed anche difendo.
A spada tratta !!!!! Compreso il lavoro dei volontari che hanno fatto si che possa reggere nell’attuale momento di crisi

Cari amici. Ho fatto delle precisazioni.
Me lo potevo permettere. Fino ad ora abbiamo parlato solo di proposte.
Abbiamo una città che ha raggiunto performance invidiabili.
Una città il cui ruolo va ben oltre il nostro territorio.
Io credo che il problema vero sia questo. Come riuscire a mantenerlo, a mantenere i servizi, nonostante la crisi ….
Non sarà facile ma ci riusciremo, con la collaborazione che vogliamo costruire:
Con le imprese,
con gli altri comuni
con l’associazionismo locale.
Le sfide non finiscono mai. E anche quando le cose vanno bene bisogna sempre guardare avanti !!!!!
Ma questa è bella tosta !!!!

C’è bisogno di spirito di collaborazione,
c’è bisogno di esperienza ed io credo di averne tanta …..
c’è bisogno anche di entusiasmo e innovazione …. E mi pare di trovarla alla grande nella mia lista….

Spero in una buona collaborazione anche nell’altra parte ….
Io ce la metterò tutta… come sempre
Ma è ovvio che spero che l’altra parte sia all’opposizione
Perché alla fine è vero, come dice Catani, che è Urbania che deve vincere.
Ma io credo che vincerà meglio se saremo noi a vincere e gli altri saranno all’opposizione a controllarci.

Giuseppe Lucarini