sabato 1 agosto 2009

IL CONSIGLIO DEL 23 LUGLIO

Breve cronaca
Il Consiglio del 23 luglio è strato organizzato principalmente per discutere la relazione programmatica ed è stato occasione anche per discutere anche altri punti all’ordine del giorno.
Nelle comunicazioni, il sindaco ha riferito della adesione del comune di Urbania a due importanti manifestazioni organizzate a livello provinciale e nazionale:
· La prima sulla crisi economica organizzata dalle associazioni degli artigiani e della piccola impresa.
· La seconda, alla quale il sindaco ha partecipato personalmente, insieme all’assessore Venturi, si riferisce alla manifestazione per la difesa delle produzioni tipiche agricole italiane, organizzata dalla coldiretti il giorno 22 luglio.
Il Sindaco ha inoltre annunciato per i primi giorni di settembre una serata convegno per discutere con il mondo della scuola e delle imprese, sul futuro dell’Istituto superiore di Urbania
Il Presidente del Consiglio nell’ambito delle sue comunicazioni ha presentato i volontari del comitato di protezione civile comunale che si sono recati, in due diversi momenti, in Abruzzo. Uno dei volontari ha preso la parola per raccontare la loro esperienza.
Il Consiglio ha poi provveduto a discutere le interrogazioni e mozioni presentate dal consigliere Filippo Leonardi per la minoranza. In alcune di questa è stato raggiunto un accordo ed per altre si è provveduto concordemente ad un rinvio.
L’interrogazione sui rifiuti di Agroter: l’assessore si è riservato di approfondire l’argomento. Com’è noto trattasi di discarica di proprietà della comunità montana, già affidata alla Multiservizi, collocata nel comune di Urbino. E la vicenda dei rifiuti è monitorata costantemente da tutti gli organi preposti.

Il Consiglio ha poi approvato la formazione della commissione che si occuperà di formulare una organizzazione aggiornata delle commissioni, del regolamento del consiglio e dell’aggiornamento dello statuto comunale.
Un altro punto si è poi occupato dell’aggiornamento del regolamento di polizia rurale, con l’aggiornamento delle distanze di lavorazione dei campi dalle strade, come indicato dalla provincia in seguito al confronto con le associazioni degli agricoltori. Si tratta di un regolamento importante per evitare che la lavorazione dei campi, non segua le buone pratiche agronomiche e che in seguito a questo in seguito ai temporali, possano crearsi fenomeni franosi o casi di dilavamento sulle strade stesse, tali da richiedere interventi finanziari di ripristino.

RELAZIONE PROGRAMMATICA.
Il sindaco e la giunta hanno portato in discussione il documento programmatico che era stato preparato in seguito alla presentazione delle candidature. Il breve tempo trascorso non costringe a variarne evidentemente i contenuti. Il documento è stato presentato da una relazione del sindaco che è entrata nel merito di alcuni punti.
Qui ne riportiamo alcuni stralci:
I “100 GIORNI”
Come si usa in campagna elettorale abbiamo definito il programma delle prime cose da fare. La data simbolica sono i primi cento giorni.
Credo che debba dare conto della prima fase della realizzazione di questo impegno.
1. Il restauro della fontana monumentale: è arrivata l’autorizzazione della soprintendenza. Sono partite le richieste di preventivo ed il 3 agosto saranno aperte le buste. Al più tardi ai primi di settembre partiranno i lavori.
2. Tavolo di lavoro con le imprese: sono stati organizzati i primi incontri. Siamo ancora alla fase di ascolto. La prossima settimana un incontro con gli studi commerciali o le aziende di servizio: commerciale, qualità, informatica, grafica ecc. A settembre un incontro con le imprese agricole e commerciali. Poi costituiamo il tavolo ed andremo avanti.
3. Attivazione rete wireless a S. Maria del Piano. E’ già operativa ed ogni azienda o privato può accedere al servizio informandosi presso la C.Montana.
4. Piazza telematica: Wireless gratuito in piazza, Purtroppo ci manca il parere della soprintendenza; (ad oggi, data della pubblicazione del presente, è invece arrivato). Si attiverà al più presto.
5. Nuova Caserma dei Carabinieri. Abbiamo organizzato un primo incontro con la ditta che ha costruito la caserma. Il problema è che il corrispettivo proposto dal ministero non è soddisfacente ne la ditta è obbligata ad accettarlo. Il problema è anche che la vecchia caserma non è più adeguata ad ospitare i carabinieri. Ho già avviato i primi contatti con i parlamentari per contattare il ministero degli interni. I primi giorni di settembre avremo gli incontri con gli altri enti interessati a mantenere una caserma in Urbania. L’obiettivo è di trovare una soluzione accettabile utile allo scopo di trasferire i carabinieri all’inizio del prossimo anno nel nuovo edificio.
6. Il bando per il risanamento dell’area dell’ex mattatoio è già stato pubblicato. Speriamo che entro il termine fissato (il 30 settembre) arrivino le opportune proposte; risaneremo così quell’area ed allo stesso tempo reperiremo nuovi posti macchina per il centro storico.
7. Il pavimento della casa si riposo è stato completato, quello nella scuola materna lo sarà non appena saranno disponibile le risorse, per garantire la quota parte del comune di Urbania.
8. A giorni dovrebbe partire la sistemazione della asfaltatura della strada di accesso al Barco: la ditta è già stata selezionata.
9. Rotatoria di via Mazzini: abbiamo i contatti con la provincia, per richiedere il finanziamento in quota parte, per realizzare la rotatoria di via Mazzini;
10. Riforma dell’Istituzione culturale BACT: proseguiremo con l’attività del BACT massimo fino alla conclusione dell’anno finanziario. Non cambieremo i componenti. Faremo riferimento alle persone attuali. Nel frattempo entro settembre prospetteremo una soluzione alternativa. Io credo molto in una struttura parallela al museo, che sia in grado di mettere insieme gran parte delle istituzioni pubbliche e private a cui facciamo già riferimento, mediante un soggetto capace di portare progetti, risorse ed idee. Dobbiamo restituire alle istituzioni ed ai beni culturali il ruolo che meritano nella rete provinciale dei servizi culturali. Il riferimento sono i Della Rovere ed ai Duchi di Urbino e lo spazio fisico del Palazzo ducale, un po’ come Palazzo Antaldi a Pesaro o altre istituzioni nazionali.
11. Ipotesi per il Barco: anche su questo problema entro settembre perfezioneremo una proposta. Non dobbiamo usare male questa opportunità. Si tratta del restauro più importante della nostra storia su un palazzo che ha un forte valore simbolico nel nostro territorio. Un Palazzo che può diventare anche il simbolo della volontà di riscatto dell’entroterra. Serve però una iniziativa eccellente,che sia in grado di portare innovazione, di fungere da traino di uno sviluppo di qualità. Pensiamo ad un bando l’abbiamo detto e ad un sito. Il bando prevederà confini e paletti di possibili soluzioni. Sarà prevista anche una commissione non solo di personaggi della cultura, ma anche della scienza e del mondo dell’impresa e dello spettacolo. Ci prenderemo tutto il tempo per fare tutto nel miglior modo possibile, mentre si vanno completando i restauri.
Alcuni obiettivi aggiuntivi:
· abbiamo programmato i primi interventi sulle ciclabili per togliere gli ostacoli e le barriere architettoniche;
· stiamo completando i lavori sulla rotatoria della Palazzina, l’edicola è stata restaurata e la madonna tornerà al completamento dei lavori.
· in accordo con la parrocchia, abbiamo trovato le risorse per il completamento del restauro della chiesa di San Francesco, che comprende l’abside ( con l’affresco che è stato scoperto) ed il completamento della nuova tinteggiatura in modo da essere pronti con l’inaugurazione per il 4 ottobre festa di san Francesco.”

ALTRE QUESTIONI NELLO SPECIFICO:

LA COLLABORAZIONE FRA COMUNI

C’è un problema che ci tocca tutti: l’associazione dei servizi e la collaborazione fra comuni dell’entroterra.
Si è fatto grave danno con la cosiddetta riforma delle Comunità Montane. Da più di un anno l’ente è retto da un commissario che è dovuto rientrare al lavoro.
Azzerati in un colpo Giunta e Consiglio. La C.M. è retta attualmente dai dipendenti. Risultato? Mesi senza governo del territorio, proprio qui dove i comuni sono più deboli. Commissari come su enti in dissesto. Mai visti in Italia.
Purtroppo anche i segnali che provengono dall’ennesima riforma nazionale delle autonomie non sono positivi.
Con la scusa della riduzione del costo della politica, si indeboliscono proprio le rappresentanze negli enti più piccoli e più vicini alla gente.
Enti più deboli, territori più deboli. Non riesco a pensare altro.
Proprio in un momento di crisi nella quale serve più rappresentanza più concertazione, più collaborazione con il territorio.

Una soluzione ora toccherà trovarla. Visto che le comunità Montane probabilmente si trasformeranno in unioni comunali, che si anticipi la riforma e si lasci piena libertà ai comuni nel territorio e si passi direttamente alla costituzione delle unioni comunali, che riassorbono le funzioni delle vecchie comunità Montane, multipli o enti corrispondenti ai vecchi territori.
Nel frattempo conviene che il commissario costituisca subito il comitato dei sindaci nella piena funzionalità.

LA VIABILITA’
A noi interessa soprattutto il grande progetto della Fano Grosseto. Sembra che il governo abbia deciso di non pubblicare il bando entro giugno. Esiste solo una proposta privata ed altre potranno aggiungersi i prossimi mesi. Nei 4 mesi successivi lo stato potrà esaminare i progetti direttamente e trattare con le ditte. L’idea è quella di una autostrada che colleghi l’A14 e la E45 che sarà trasformata anch’essa in autostrada (Orte, Chioggia) ed ha già una ditta affidataria.
Sembra che i livelli di traffico non siano sufficienti. Dico sembra perché se si fanno sul traffico attuale, meglio una ciclabile.
Ma la Fano Grosseto non a caso è strada europea, perché mette in rapporto due mari, e perché rimette in moto i traffici storici che attraverso la bocca trabaria collegavano Firenze ed Ancona, i porti di Livorno e di Genova ai porti di Ancona e tutta l’adriatica.
Una via commerciale che poi è stata sostituita dal percorso Firenze e Bologna e che è all’origine del congestionamento che porta oggi alla terza corsia.
Sembra anche che le ditte chiedano che lo stato metta una quota molto superiore al 50%.
Quello che è sicuro che questa non può essere l’ennesima scusa per non fare nulla anche questa volta.
Ci sono i progetti definitivi, i percorsi sono definiti, ora tocca allo stato fare la scelta e stanziare le risorse che altri territori hanno ricevuto (sara il 50%, sarà l’80%, quello che è sicuro è che non potrà essere lo 0%).
I problemi sono li e parlano da soli: la bretella senza pantaloni, la galleria della Guinza aperta e mai finita. Una vera ferita nell’ambiente.
Allo stato l’onere di trovare una soluzione.
Dobbiamo tornare protagonisti di questa battaglia. Rilanciare il comitato che qualche anno fa era stato costituito. Costituire la nostra piccola lobby locale che deve diventare parte di una lobby più grande.
Questo perchè in autunno abbiamo intenzione di organizzare un convegno, con una iniziativa clamorosa che parta da Urbania e si concluda nella Guinza.

LA SCUOLA SUPERIORE DI URBANIA

Francamente non pensavo di dover affrontare questo problema con questa urgenza. Siamo in fase di riforma. Che si fonda molto sul ridimensionamento degli organici.
La scuola di Urbania sta vivendo un momento di grande sofferenza.
Non di risultati essendo i nostri ragazzi preparati e capaci di partecipare con successo ai concorsi che si presentano. Ma di numero di iscrizioni.
Il problema è il futuro di due corsi: ragioneria e moda, che non riescono a trovare le iscrizioni minime. Un altro è l’esubero di iscrizioni nei corsi a maggior successo, che però non sono sufficienti a sdoppiare le classi. Si sta anche ragionando in altri ambiti sulla articolazione delle sezioni in tutti i comuni dell’entroterra.
I problemi sono tanti, si presentano tutti insieme e non sono di facile soluzione.
Non voglio adesso anticipare nessuna scelta. Ma quello che è sicuro è che non possiamo pensare che le nostre scelte possano essere fatte da altri e lavarcene le mani.
Per questo i primi giorni di settembre penso sia utile organizzare un convegno alla presenza del dirigente scolastico provinciale, dell’assessore provinciale alla istruzione, della dirigenza scolastica, dei cittadini e delle imprese di Urbania, per sviscerare tutte le possibilità che abbiamo.
Con un primo obiettivo: che le istituzioni scolastiche superiori di Urbania non perdano l’autonomia che con tanta fatica sono riuscite a conquistarsi nel tempo. questa è la scuola superiore dell’alta Val metauro. E come tale deve essere difesa.

LA CRISI:

Abbiamo avviato il tavolo. Siamo già alla terza riunione. Molta presenza delle organizzazioni e poca delle imprese. Ma i pochi sono molto interessati.
Credo che tutti avvertono che dopo questa crisi, poche cose saranno come prima.
Non so quanto e cosa riusciremo a fare. Ma vogliamo che anche i più piccoli interventi vadano nella giusta direzione, siano coerenti con un disegno.
Il problema è chiedersi quale dovrà essere. E se possiamo effettivamente fare qualcosa.
Tutti sono consapevoli che è un modello ad essere andato in crisi.
Io ricordo negli anni ‘70 il modello manifatturiero e pubblico aveva surclassato la vecchia economia rurale e dell’artigianato di servizio.
Tutto ruotava attorno all’economia di servizio rispetto al settore principale. C’era anche una grande azienda di trasporti, ricordate?
Ci sono state ristrutturazioni. E’ cresciuta la meccanica e l’edilizia.
Oggi siamo alla crisi anche di alcune delle grandi imprese nate nella fase successiva. Spesso per iniziativa di tecnici diventati imprenditori.
Non dico che questa crisi è destinata a peggiorare e che non possano rinascere questi settori.
E si può far rinascere nuove filiere nell’abbigliamento, nella meccanica, oserei dire nell’edilizia.

Ma questa è anche la città dei servizi: sociali, culturali, sportivi, spesso anche volontari. E’ la città dei servizi alle imprese (qualità, commerciale, grafica ecc.), dei servizi turistici (quasi 500 posti letto fra Urbania e Peglio), dei servizi culturali (due musei, un teatro, un cinema), la città dove esiste l’unico corso per geometri dell’entroterra e dove più che in ogni altro comune negli ultimi anni si è cominciato a parlare di sostenibilità e di casa sostenibile.
In sostanza io credo che assieme ai settori tradizionali, dobbiamo far si che anche quella che era economia di supporto abbia la capacità di conquistarsi un ruolo autonomo, di crescere in quantità e qualità. Per far nascere un sistema di imprese, private o cooperativistiche, anche nel commercio, nel sociale, nel turismo, una economia che possa trovare una propria autonoma strada e fare sistema anche nel resto del territorio, che sappia puntare sulla qualità e sulla valorizzazione anche dei cervelli che le nostre scuole hanno prodotto.

TURISMO, CITTÀ STORICA, CULTURA

Oggi Urbania obiettivamente è più conosciuta del passato. Il modello funziona. Viene molta gente. La ceramica ha fatto da volano di immagine.
Anche nel centro storico le cose sono migliorate. Non è più all’abbandono. Importanti manifestazioni stanno portando migliaia di persone o in pochi giorni (befana) o in tutto l’arco dell’anno (le mostre e la chiesa dei morti, san Martino, le scuole per stranieri). Ma tuttavia sento che è giunto il momento di fare un altro salto di qualità.
Ogni strumento deve suonare in maggiore armonia. E tutti insieme diventare un’orchestra vera, che fa arrivare la musica lontano. Fare più squadra. I tempi evolvono. Le cose inventate qui imparano anche gli altri a farle. A volte anche meglio. Dobbiamo in sostanza fare un salto in avanti.
l’idea di un piccolo centro dove si va per praticare esperienze creative, per conoscere la gente vera, che conserva le tradizioni e da dove si parte avendo assorbito qualcosa e con la voglia di tornare e con la voglia di parlarne ad altri.
E non si può che partire dall’esperienza delle scuole per stranieri e perché no per italiani. Il turismo vero ad Urbania è partito dalle scuole per stranieri ed in seguito anche dall’ambiente, e da li ancora dobbiamo ripartire con le opportune evoluzioni.
Un modello di turismo per tutti. Più suggerito. Meno urlato.
IN POCHE PAROLE IL MODELLO DELLE FESTE DELLA BIRRA, DEI FIUMI DI ALCOL E DELLE NOTTI BIANCHE, SENZA NEGOZI E SENZA MUSEI APERTI NON SARÀ IL NOSTRO MODELLO.

Il turista quando arriva deve avere l’impressione di una città che parla un'unica lingua. Ed una politica per il turismo non può che coinvolgere settori diversi dell’amministrazione (urbanistica, lavori pubblici, cultura, ambiente, commercio), che su un progetto devono coordinare le azioni.

ECONOMIA VERDE

Se ne parla tanto. L’America ne sta facendo il centro di una ripresa economica. Ci sono leggi che la sollecitano e la sostengono.
Stanno formandosi nuove competenze.
Anche noi nel programma ne abbiamo parlato.
E c’è una prima sfida che giocheremo sul parco eolico di Montiego.
Il problema è che quando si passa dalla teoria ai fatti emergono i problemi veri: l’incrocio fra valutazione e sensibilità diverse.
Stiamo piano piano compiendo il percorso che avevamo delineato. Stiamo incontrando tecnici, enti e professionisti, probabilmente in autunno arriverà anche il momento delle scelte improrogabili. Vogliamo arrivarci nel modo più oggettivo possibile, con una valutazione realistica su costi e benefici. Ed i benefici eventuali non saranno finanziari ma concreti progetti di riqualificazione ambientale.
Sull’eolico, come sul fotovoltaico si incrociano sensibilità di natura molto diversa: l’ambientalismo che guarda al risparmio energetico nazionale e quello più attento all’impatto sul territorio, al paesaggio, alla storia.
Le scelte non sono quindi facili ma arriva il momento che non sono più rinviabili.
E le scelte non sono mai giuste al 100%.
Noi vogliamo che la gente di Urbania sia pienamente consapevole. Ci saranno valutazioni economiche, ci saranno proiezioni, calcoli, immagini, senza nascondere nulla.
Ed alla fine rispetteremo quello che abbiamo detto: DAREMO LA VOCE AI CITTADINI. Quando le scelte sono così importanti per il futuro di una città la delega non è più sufficiente. Tutti devono avere la possibilità ed esercitare la responsabilità di esprimersi. Un po’ come dovrebbe accadere a livello nazionale con il nucleare. Quello che è stato deciso per referendum dovrebbe essere rimosso solo da un altro referendum.

In conclusione.
Come stiamo lavorando attualmente?
· La giunta è impegnata, in un’importante fase di studio della struttura, dei bilanci e dei programmi. Non semplice, data la complessità della macchina organizzativa e dei servizi, ma l’impegno e l’entusiasmo non mancano.
· Stiamo attivando un programma di corsi sulla amministrazione pubblica e sulla legislazione comunale.
· Stiamo attivando una serie di incontri con le amministrazioni confinanti, per renderci conto dei problemi comuni e delle possibili soluzioni di collaborazione, per conoscerci (presto Sant’Angelo, Fermignano e Peglio).
· Stiamo incontrando tutti, imprese, associazioni sportive, associazioni culturali la voglia di fare, l’abitudine di stare insieme, di prestarsi anche volontariamente nelle opere. E’ questa la risorsa che dobbiamo valorizzare al massimo ed è grazie a questa che Urbania è in testa sia nel reddito che nei servizi.
· Stiamo attivando anche gli strumenti informatici. Sul sito apriremo anche un Blog. Ovviamente solo per intervenire rigorosamente firmandosi. Sono anche le nuove leggi ad obbligarlo.
· Chiederemo a tutti, liste civiche, partiti, associazioni, di fornirci i loro indirizzi anche mail, perché vogliamo dare la possibilità a tutti di sapere quando si tiene un consiglio o una qualsiasi altra riunione, a tutti sottolineo, perché tutti sono utili alla città, qualsiasi sia la loro opinione politica o il ruolo o il lavoro.

La tecnologia non deve farci dimenticare però il contatto umano, che sarà la nostra principale attitudine, così come il rapporto fra maggioranza e minoranza non deve farci dimenticare che questo funziona solo nella reciproca disponibilità ad ascoltarsi.

Il Sindaco Giuseppe Lucarini