L’Istituto di Urbania sezione di Moda, vince premi a livello nazionale e regionale, ma i tagli rischiano di arrivare lo stesso.
“Non ce la possiamo prendere con chi ha l’obbligo di fare programmazione” dichiara il sindaco “Sono le conseguenze dei tagli nazionali. A caduta chi ci rimette sono i piccoli e le scuole dell’entroterra”.
Non giungono buone notizie riguardo agli organici delle scuole superiori per Urbania. Su otto richieste dell’Istituto Della Rovere, nessuna per ora è stata accolta.
“E si che la scuola era disponibile ad un’articolazione diversa nell’organizzazione delle classi” continua il sindaco.
“Ho partecipato personalmente agli incontri e mi sembra che siano state fatte proposte di assoluto buon senso. Spero ancora in un accoglimento”, è troppo importante per noi e per l’intera valle del Metauro questo istituto”.
Continua l’assessore Fantoni spiegando. “Per il primo anno ci sono 15 geometri e 13 ragionieri iscritti. La classe per geometri è stata concessa. Sarebbe facile aggregare i 13 ragionieri (ben 9 ragionieri sono residenti a Urbania e Peglio e sarebbero costretti al pendolarismo) e autorizzare una classe articolata, che sarebbe possibile con questi numeri.
Poi c’è un secondo problema la 4^ Moda che rischia di sparire. 11 ragazze che potrebbero essere aggregati alla 4^ Meccanici che ha 23 iscritti con un’altra articolata 23 perché 5 meccanici non sono stati ammessi.”
Nella classe di moda ci sono ragazze molto brave che hanno vinto premi nazionali.
Significherebbe per loro, volendo continuare a studiare, di spostarsi a Senigallia (170 Km -andata e ritorno- al giorno), quale sede più vicina all’interno della Regione, perché nella provincia di Pesaro-Urbino l’Istituto Professionale “Sezione Moda” è UNICO.
Eppure la normativa recita “è opportuno salvaguardare comunque i corsi unici in ambito provinciale e quelle presenti nelle zone particolarmente disagiate”.
Nella stessa classe ci sono poi tre allieve con “certificazione”, che hanno seguito fin qui una programmazione differenziata, e che grazie alla frequenza hanno avuto una crescita umana e sociale importantissima. Quindi si produrrebbe un danno ancor più grave”.
Per nessuno di questi ragazzi sarebbe la prima volta. Sono già dentro un’articolata con una 3^ meccanica. Si conoscono. Si tratterebbe solo di proseguire. Senza alcun disagio essendo già integrati tra loro. Senza dimenticare gli insegnanti delle materie di indirizzo specifico che sono di ruolo e non potrebbero nella provincia essere utilizzate in nessuna altra scuola.
Noi siamo preoccupati per il futuro dei ragazzi. Molti non hanno la possibilità di spostarsi ed interromperebbero gli studi. Qui non si tratta di spostarsi fra Fano e Pesaro. Sono distanze e costi molto più alti. Auspico quindi che si trovi una soluzione. La città lo merita. La scuola lo merita.
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