Ad Urbania la lista civica che è nata per le elezioni amministrative, ha fatto una doppia scelta: chiamarsi Progetto Urbania per definire l’obiettivo immediato del governo della città e scegliere come simbolo i due ponti che rappresentano la storia e la contemporaneità della città.
Ma la scelta del ponte aveva nelle intenzioni un valore più generale, che andava oltre la scadenza elettorale…..
Nella simbolo del ponte c’era anche un progetto culturale che abbiamo descritto anche nel programma di Urbania:
“Il ponte, qualsiasi ponte, rappresenta il contatto fra due sponde diverse che non potrebbero avere diversamente vita comune …… Il Ponte è di per se il simbolo della volontà …. di unire, di mettere a confronto, di avvicinare le differenze, piuttosto che di dividere …… Il ponte è il simbolo della nostra metodologia di lavoro che punta sul confronto più che sullo scontro, fra generazioni, culture, fra tradizione ed innovazione, fra città e campagna, impresa e cultua ecc ….. Per unire l’alta valle del Metauro ….. per aggregare di più una realtà che vive gli stessi problemi ma non sempre fa strategia insieme ….. per unire … sensibilità competenze di diversa estrazione: imprenditori, professionisti, mondo dell’economia e mondo della cultura e del sociale….. per utilizzare la loro esperienza e capacità innovative …… Per unire le aree interne ….. oggi troppo divise …. Non contro ma alla pari con la costa. ..”
Il ponte rappresenta quindi la volontà di mettere a confronto, REALTA’ SOLO APPARENTEMENTE DIVERSE, di far dialogare quello che, generalmente solo a causa della nostra pigrizia mentale, sembra inconciliabile.
Attraverso questa metodologia siamo riusciti a mettere a confronto culture del centrosinistra e non solo che a livello nazionale sembra non riescano a capirsi ed a parlare lo stesso linguaggio. Quando ti confronti con i problemi, quando cerchi le soluzioni concrete, alle fine scopri che i punti in comune sono più di quanti appaiono ad una prima lettura superficiale.
E la stessa cosa credo sia stata fatta nella formazione di ogni lista di centrosinistra locale della Valle del Metauro..
Che si sia vinto o perso, comunque nuove energie si sono messe in moto, nuove persone si sono avvicinate all’impegno pubblico e sarebbe un peccato che vengano disperse.
Per questo propongo che il PONTE DIVENTI SIMBOLO E FORMA DI UNA ASSOCIAZIONE CUTURALE CHE CERCHI DI UNIRE LA VALLE DEL METAURO, prima di tutto per continuare il confronto delle idee, la discussione sui valori sulle scelte e sui problemi che ci uniscono, che superano ideologie e confini territoriali.
Il rischio diversamente e che ognuno secondo le funzioni attuali, torni a casa sua, o si rifugi dentro gli organi istituzionali, oppure nei rispettivi gruppi di appartenenza, nelle associazioni, disperdendo l’energia messa in campo in questo periodo.
La mia idea è invece la creazione di una rete permanente che favorisca il flusso delle proposte e delle idee. Che lavori sull’identità della vallata, sulle grandi scelte, sul confronto, sulla mobilitazione delle intelligenze di qualsiasi campo, culturale o produttivo.
Per gli strumenti vedremo. Prima di tutto discutiamo di questo obiettivo per capire se questa mia idea viene condivisa da qualcun altro.
Se sarà così organizzerò un primo incontro per discutere
Peppe Lucarini
Ma la scelta del ponte aveva nelle intenzioni un valore più generale, che andava oltre la scadenza elettorale…..
Nella simbolo del ponte c’era anche un progetto culturale che abbiamo descritto anche nel programma di Urbania:
“Il ponte, qualsiasi ponte, rappresenta il contatto fra due sponde diverse che non potrebbero avere diversamente vita comune …… Il Ponte è di per se il simbolo della volontà …. di unire, di mettere a confronto, di avvicinare le differenze, piuttosto che di dividere …… Il ponte è il simbolo della nostra metodologia di lavoro che punta sul confronto più che sullo scontro, fra generazioni, culture, fra tradizione ed innovazione, fra città e campagna, impresa e cultua ecc ….. Per unire l’alta valle del Metauro ….. per aggregare di più una realtà che vive gli stessi problemi ma non sempre fa strategia insieme ….. per unire … sensibilità competenze di diversa estrazione: imprenditori, professionisti, mondo dell’economia e mondo della cultura e del sociale….. per utilizzare la loro esperienza e capacità innovative …… Per unire le aree interne ….. oggi troppo divise …. Non contro ma alla pari con la costa. ..”
Il ponte rappresenta quindi la volontà di mettere a confronto, REALTA’ SOLO APPARENTEMENTE DIVERSE, di far dialogare quello che, generalmente solo a causa della nostra pigrizia mentale, sembra inconciliabile.
Attraverso questa metodologia siamo riusciti a mettere a confronto culture del centrosinistra e non solo che a livello nazionale sembra non riescano a capirsi ed a parlare lo stesso linguaggio. Quando ti confronti con i problemi, quando cerchi le soluzioni concrete, alle fine scopri che i punti in comune sono più di quanti appaiono ad una prima lettura superficiale.
E la stessa cosa credo sia stata fatta nella formazione di ogni lista di centrosinistra locale della Valle del Metauro..
Che si sia vinto o perso, comunque nuove energie si sono messe in moto, nuove persone si sono avvicinate all’impegno pubblico e sarebbe un peccato che vengano disperse.
Per questo propongo che il PONTE DIVENTI SIMBOLO E FORMA DI UNA ASSOCIAZIONE CUTURALE CHE CERCHI DI UNIRE LA VALLE DEL METAURO, prima di tutto per continuare il confronto delle idee, la discussione sui valori sulle scelte e sui problemi che ci uniscono, che superano ideologie e confini territoriali.
Il rischio diversamente e che ognuno secondo le funzioni attuali, torni a casa sua, o si rifugi dentro gli organi istituzionali, oppure nei rispettivi gruppi di appartenenza, nelle associazioni, disperdendo l’energia messa in campo in questo periodo.
La mia idea è invece la creazione di una rete permanente che favorisca il flusso delle proposte e delle idee. Che lavori sull’identità della vallata, sulle grandi scelte, sul confronto, sulla mobilitazione delle intelligenze di qualsiasi campo, culturale o produttivo.
Per gli strumenti vedremo. Prima di tutto discutiamo di questo obiettivo per capire se questa mia idea viene condivisa da qualcun altro.
Se sarà così organizzerò un primo incontro per discutere
Peppe Lucarini
sento con piacere un appello all'unità e al confronto, sinceramente come quasi tutti sapete secondò me nella prima fase di questo percorso di confronto e discussione con la base del progetto non c'è ne stato tanto, ma lasciamo perdere altrimenti risulterei antipatico come io sono.Come dice una canzone di Gino Paoli "eravamo tre amici al bar che volevano cambiare il mondo"e abbiamo parlato, con tanti dubbi e poche certezze e certamente non cambieremo il mondo, ma malgrado la mia insofferenza e un pizzico di delusione condivido con Peppe che le energie quando fuoriescono non debbano essere disperse sarebbe un vero peccato, non so se un eventuale associazione avrà il ponte o no come simbolo ma io ed altri continueremo senz'altro ad alimentare il fuoco della discussione e del confronto
RispondiEliminaCiao Fabio
giuff un tuffo dove l'acqua è più blu niente di più
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